1.1.3 Aspetto delle altezze

Questa sezione tratta il modo di modificare l’aspetto delle altezze delle note.


Chiave

Senza un comando esplicito, la chiave predefinita in LilyPond è la chiave di violino (o di Sol).

c'2 c'

[image of music]

Per cambiare la chiave si usa il comando \clef seguito dal nome della chiave. In tutti gli esempi seguenti viene mostrato il Do centrale.

\clef treble
c'2 c'
\clef alto
c'2 c'
\clef tenor
c'2 c'
\clef bass
c'2 c'

[image of music]

L’elenco completo di tutti i nomi di chiave possibili si trova in Stili della chiave. Chiavi speciali, come quelle usate nella musica antica, sono descritte in Chiavi mensurali e Chiavi gregoriane. La musica che utilizza le chiavi dell’intavolatura è discussa in Intavolature predefinite e Intavolature personalizzate.

Per mischiare le chiavi quando si usano le notine, leggere come si usano i comandi \cueClef e \cueDuringWithClef descritti in Formattazione delle notine.

Aggiungendo _8^8 al nome della chiave, la sua adozione comporta il trasporto all’ottava rispettivamente inferiore o superiore, mentre _15^15 traspongono di due ottave. È possibile usare altri numeri interi, se necessario. I nomi di chiave contenenti caratteri non alfabetici devono essere racchiusi tra virgolette

\clef treble
c'2 c'
\clef "treble_8"
c'2 c'
\clef "bass^15"
c'2 c'
\clef "alto_2"
c'2 c'
\clef "G_8"
c'2 c'
\clef "F^5"
c'2 c'

[image of music]

L’ottavazione opzionale si può ottenere racchiudendo l’argomento numerico tra parentesi tonde o quadre:

\clef "treble_(8)"
c'2 c'
\clef "bass^[15]"
c'2 c'

[image of music]

Le altezze vengono mostrate come se l’argomento numerico fosse inserito senza parentesi.

Se c’è un cambio di chiave quando si interrompe la linea, il simbolo della nuova chiave viene ripetuto alla fine della linea precedente, come chiave di avviso, e all’inizio di quella successiva. Tale chiave di precauzione può essere soppressa.

\clef treble { c'2 c' } \break
\clef bass { c'2 c' } \break
\clef alto
  \set Staff.explicitClefVisibility = #end-of-line-invisible
  { c'2 c' } \break
  \unset Staff.explicitClefVisibility
\clef bass { c'2 c' } \break

[image of music]

Una chiave che è già stata visualizzata non viene ristampata se viene ripetuto lo stesso comando \clef e verrà quindi ignorata. Si può cambiare tale comportamento predefinito col comando \set Staff.forceClef = ##t.

  \clef treble
  c'1
  \clef treble
  c'1
  \set Staff.forceClef = ##t
  c'1
  \clef treble
  c'1

[image of music]

Per essere più precisi, non è proprio il comando \clef a stampare la chiave. Questo comando imposta o cambia una proprietà dell’incisore Clef_engraver, cui spetta la decisione se stampare o meno una chiave nel rigo attuale. La proprietà forceClef scavalca questa decisione localmente in modo da ristampare la chiave una volta.

Quando c’è un cambio di chiave manuale, il glifo della chiave cambiata sarà più piccolo del normale. Tale comportamento può essere modificato.

  \clef "treble"
  c'1
  \clef "bass"
  c'1
  \clef "treble"
  c'1
  \override Staff.Clef.full-size-change = ##t
  \clef "bass"
  c'1
  \clef "treble"
  c'1
  \revert Staff.Clef.full-size-change
  \clef "bass"
  c'1
  \clef "treble"
  c'1

[image of music]

Frammenti di codice selezionati

Modifiche manuali della proprietà della chiave

Cambiando il glifo della chiave, la sua posizione o l’ottavazione non cambia la posizione delle note successive nel rigo. Per far sì che le armature di chiave si trovino sulle linee del rigo corrette, bisogna specificare anche middleCPosition, con valori positivi o negativi che spostano il Do centrale rispettivamente su o giù in senso relativo alla linea centrale del rigo.

Per esempio, \clef "treble_8" equivale a impostare clefGlyph, clefPosition (che regola la posizione verticale della chiave), middleCPosition e clefTransposition. Viene stampata una chiave quando cambia una di queste proprietà, eccetto middleCPosition.

Gli esempi seguenti mostrano le possibilità date dall’impostazione manuale di tali proprietà. Sulla prima linea le modifiche manuali preservano il posizionamento relativo standard di chiavi e note, mentre sulla seconda linea non lo fanno.

{
  % The default treble clef
  \key f \major
  c'1
  % The standard bass clef
  \set Staff.clefGlyph = #"clefs.F"
  \set Staff.clefPosition = #2
  \set Staff.middleCPosition = #6
  \set Staff.middleCClefPosition = #6
  \key g \major
  c'1
  % The baritone clef
  \set Staff.clefGlyph = #"clefs.C"
  \set Staff.clefPosition = #4
  \set Staff.middleCPosition = #4
  \set Staff.middleCClefPosition = #4
  \key f \major
  c'1
  % The standard choral tenor clef
  \set Staff.clefGlyph = #"clefs.G"
  \set Staff.clefPosition = #-2
  \set Staff.clefTransposition = #-7
  \set Staff.middleCPosition = #1
  \set Staff.middleCClefPosition = #1
  \key f \major
  c'1
  % A non-standard clef
  \set Staff.clefPosition = #0
  \set Staff.clefTransposition = #0
  \set Staff.middleCPosition = #-4
  \set Staff.middleCClefPosition = #-4
  \key g \major
  c'1 \break

  % The following clef changes do not preserve
  % the normal relationship between notes, key signatures
  % and clefs:

  \set Staff.clefGlyph = #"clefs.F"
  \set Staff.clefPosition = #2
  c'1
  \set Staff.clefGlyph = #"clefs.G"
  c'1
  \set Staff.clefGlyph = #"clefs.C"
  c'1
  \set Staff.clefTransposition = #7
  c'1
  \set Staff.clefTransposition = #0
  \set Staff.clefPosition = #0
  c'1

  % Return to the normal clef:

  \set Staff.middleCPosition = #0
  c'1
}

[image of music]

Vedi anche

Guida alla notazione: Chiavi mensurali, Chiavi gregoriane, Intavolature predefinite, Intavolature personalizzate, Formattazione delle notine.

File installati: ‘scm/parser-clef.scm’.

Frammenti di codice: Altezze.

Guida al funzionamento interno: Clef_engraver, Clef, ClefModifier, clef-interface.

Problemi noti e avvertimenti

I numeri di ottavazione assegnati alle chiavi sono trattati come oggetti grafici separati. Quindi qualsiasi \override all’oggetto Clef dovrà essere applicato, con un altro \override, all’oggetto ClefModifier.

\new Staff \with {
  \override Clef.color = #(universal-color 'blue)
  \override ClefModifier.color = #(universal-color 'vermillion)
}

\clef "treble_8" c'4

[image of music]


Armatura di chiave

Nota: I nuovi utenti sono talvolta confusi dalla gestione delle alterazioni e delle armature di chiave. In LilyPond i nomi delle note costituiscono l’input grezzo; le armature e le chiavi determinano come questo venga mostrato. Una nota non alterata come c significa ‘Do naturale’, indipendentemente dall’armatura o dalla chiave. Per maggiori informazioni si veda Altezze e armature di chiave.

L’armatura di chiave indica la tonalità di un brano. È costituita da un insieme di alterazioni (bemolle o diesis) all’inizio del rigo. L’armatura di chiave può essere modificata:

\key altezza modo

modo deve essere \major o \minor per ottenere rispettivamente un’armatura di altezza-maggiore o altezza-minore. È anche possibile usare i nomi tradizionali dei modi, chiamati anche modi ecclesiastici: \ionian, \dorian, \phrygian, \lydian, \mixolydian, \aeolian e \locrian.

\relative {
  \key g \major
  fis''1
  f
  fis
}

[image of music]

Si possono definire ulteriori modi elencando le alterazioni per ogni grado della scala quando il modo inizia col Do.

freygish = #`((0 . ,NATURAL) (1 . ,FLAT) (2 . ,NATURAL)
    (3 . ,NATURAL) (4 . ,NATURAL) (5 . ,FLAT) (6 . ,FLAT))

\relative {
  \key c \freygish c'4 des e f
  \bar "||" \key d \freygish d es fis g
}

[image of music]

Le alterazioni dell’armatura di chiave possono essere collocate in posizioni diverse da quelle tradizionali o anche in più di un’ottava, usando le proprietà flat-positions e sharp-positions di KeySignature. I valori di queste proprietà specificano l’estensione delle posizioni del rigo in cui potranno comparire le alterazioni. Se viene specificata una sola posizione, le alterazioni vengono collocate entro l’ottava che finisce in quella posizione del rigo.

\override Staff.KeySignature.flat-positions = #'((-5 . 5))
\override Staff.KeyCancellation.flat-positions = #'((-5 . 5))
\clef bass \key es \major es g bes d'
\clef treble \bar "||" \key es \major es' g' bes' d''

\override Staff.KeySignature.sharp-positions = #'(2)
\bar "||" \key b \major b' fis' b'2

[image of music]

Frammenti di codice selezionati

Impedire l’inserimento dei segni di bequadro quando cambia l’armatura di chiave

Quando l’armatura di chiave cambia, vengono inseriti automaticamente i segni di bequadro per annulare le alterazioni di precedenti armature. Si può evitare questo comportamento impostando su f (falso) la proprietà printKeyCancellation nel contesto Staff.

\relative c' {
  \key d \major
  a4 b cis d
  \key g \minor
  a4 bes c d
  \set Staff.printKeyCancellation = ##f
  \key d \major
  a4 b cis d
  \key g \minor
  a4 bes c d
}

[image of music]

Armature di chiave non tradizionali

Il comando \key comunemente usato imposta la proprietà keyAlterations del contesto Staff. Per creare armature di chiave non standard, tale proprietà va impostata esplicitamente.

Il formato di questo comando è una lista:

\set Staff.keyAlterations = #`(((ottava . grado) . alterazione) ((ottava . grado) . alterazione) ...)

dove, per ogni elemento della lista, ottava indica l’ottava (0 è l’ottava dal Do centrale al Si precedente), grado indica la nota all’interno dell’ottava (0 significa Do e 6 significa Si) e alterazione può essere ,SHARP ,FLAT ,DOUBLE-SHARP etc.

Altrimenti, usando il formato breve per ogni elemento della lista, (grado . alterazione), ciò indica che la stessa alterazione deve essere presente in tutte le ottave. Per le scale microtonalidove un “diesis” non è 100 centesimi, alterazione si riferisce alla proporzione di un duecentesimo di tono intero.

\include "arabic.ly"
\relative do' {
  \set Staff.keyAlterations = #`((0 . ,SEMI-FLAT)
                                 (1 . ,SEMI-FLAT)
                                 (2 . ,FLAT)
                                 (5 . ,FLAT)
                                 (6 . ,SEMI-FLAT))
%\set Staff.extraNatural = ##f
  re reb \dwn reb resd
  dod dob dosd \dwn dob |
  dobsb dodsd do do |
}

[image of music]

Vedi anche

Glossario musicale: church mode, scordatura.

Manuale di apprendimento: Altezze e armature di chiave.

Frammenti di codice: Altezze.

Guida al funzionamento interno: KeyChangeEvent, Key_engraver, Key_performer, KeyCancellation, KeySignature, key-signature-interface.


Segni di ottavazione

I segni di ottavazione introducono un’ulteriore trasposizione di ottava nel rigo:

\relative c'' {
  a2 b
  \ottava #-2
  a2 b
  \ottava #-1
  a2 b
  \ottava #0
  a2 b
  \ottava #1
  a2 b
  \ottava #2
  a2 b
}

[image of music]

Per impostazione predefinita, viene stampato solo un numero all’inizio della parentesi. Questa impostazione può essere cambiata in modo che includa un numero ordinale abbreviato, come apice o come lettere normali (le ultime venivano un tempo usate come predefinite); si può cambiare anche il peso del font grassetto predefinito, come è spiegato in Scelta del tipo di carattere e della dimensione.

L’esempio seguente mostra varie opzioni, e anche come ritornare al comportamento predefinito corrente:

\relative c'' {
  \ottava #1
  a'2 b
  \ottava #2
  a'2 b
  \bar "||"
  \set Staff.ottavationMarkups = #ottavation-ordinals
  \ottava #1
  a,2 b
  \ottava #2
  a'2 b
  \bar "||"
  \override Staff.OttavaBracket.font-series = #'medium
  \set Staff.ottavationMarkups = #ottavation-simple-ordinals
  \ottava #1
  a,2 b
  \ottava #2
  a'2 b
  \bar "||"
  \revert Staff.OttavaBracket.font-series
  \set Staff.ottavationMarkups = #ottavation-numbers
  \ottava #1
  a,2 b
  \ottava #2
  a'2 b
}

[image of music]

Frammenti di codice selezionati

Changing ottava text

Internally, \ottava sets the properties ottavation (for example, to 8va or 8vb) and middleCPosition. To override the text of the bracket, set ottavation after invoking \ottava.

Short text is especially useful when a brief ottava is used.

{
  c'2
  \ottava #1
  \set Staff.ottavation = #"8"
  c''2
  \ottava #0
  c'1
  \ottava #1
  \set Staff.ottavation = #"Text"
  c''1
}

[image of music]

Aggiungere un segno di ottava a una sola voce

Se il rigo ha più di una voce, l’ottavazione in una voce trasporrà la posizione delle note in tutte le voci per la durata della parentesi dell’ottava. Se si intende applicare l’ottavazione a una sola voce, occorre spostare l’incisore Ottava_spanner_engraver nel contesto Voice.

\layout {
  \context {
    \Staff
    \remove Ottava_spanner_engraver
  }
  \context {
    \Voice
    \consists Ottava_spanner_engraver
  }
}

{
  \clef bass
  << { <g d'>1~ q2 <c' e'> }
  \\
    {
      r2.
      \ottava -1
      <b,,, b,,>4 ~ |
      q2
      \ottava 0
      <c e>2
    }
  >>
}

[image of music]

Modificare l’inclinazione dell’estensore dell’ottava

È possibile cambiare l’inclinazione dell’estensore dell’ottava.

\relative c'' {
  \override Staff.OttavaBracket.stencil = #ly:line-spanner::print
  \override Staff.OttavaBracket.bound-details =
    #`((left . ((Y . 0)
                (attach-dir . ,LEFT)
                (padding . 0)
                (stencil-align-dir-y . ,CENTER)))
       (right . ((Y . 5.0) ; Change the number here
                 (padding . 0)
                 (attach-dir . ,RIGHT)
                 (text . ,(make-draw-dashed-line-markup
                           (cons 0 -1.2))))))
  \override Staff.OttavaBracket.left-bound-info =
     #ly:horizontal-line-spanner::calc-left-bound-info-and-text
  \override Staff.OttavaBracket.right-bound-info =
     #ly:horizontal-line-spanner::calc-right-bound-info
  \ottava #1
  c1
  c'''1
}

[image of music]

Vedi anche

Glossario musicale: ottavazione.

Guida alla notazione: Scelta del tipo di carattere e della dimensione.

Frammenti di codice: Altezze.

Guida al funzionamento interno: Ottava_spanner_engraver, OttavaBracket, ottava-bracket-interface.


Trasporto strumentale

Quando si scrivono partiture che comprendono strumenti traspositori, alcune parti possono essere scritte a un’altezza diversa dall’intonazione reale. In questi casi, è necessario specificare la chiave dello strumento traspositore, altrimenti l’output MIDI e le citazioni in altre parti produrranno altezze errate. Per maggiori informazioni sulle citazioni, si veda Citare altre voci.

\transposition altezza

L’altezza da usare per \transposition deve corrispondere al suono effettivamente prodotto quando un c' scritto sul rigo viene suonato dallo strumento traspositore. Tale altezza viene inserita in modalità assoluta; dunque, uno strumento che produce un suono reale un tono sopra la notazione deve usare \transposition d'. \transposition va usato soltanto se le altezze non sono scritte in intonazione reale.

Ecco un frammento per violino e clarinetto in Si bemolle, le cui parti sono inserite usando le note e l’armatura di chiave che appaiono nei rispettivi righi sulla partitura del direttore. I due strumenti suonano all’unisono.

\new GrandStaff <<
  \new Staff = "violin" \with {
      instrumentName = "Vln"
      midiInstrument = "violin"
  }
  \relative c'' {
    % non strettamente necessario, ma meglio ricordarlo
    \transposition c'
    \key c \major
    g4( c8) r c r c4
  }
  \new Staff = "clarinet" \with {
    instrumentName = \markup { Cl (B\flat) }
    midiInstrument = "clarinet"
  }
  \relative c'' {    
    \transposition bes
    \key d \major
    a4( d8) r d r d4
  }
>>

[image of music]

\transposition può essere modificato nel corso di un brano. Ad esempio, un clarinettista potrebbe essere costretto a passare da un clarinetto in La a uno in Si bemolle.

flute = \relative c'' {
  \key f \major
  \cueDuring "clarinet" #DOWN {
    R1 _\markup\tiny "clarinet"
    c4 f e d
    R1 _\markup\tiny "clarinet"
  }
}
clarinet = \relative c'' {
  \key aes \major
  \transposition a
  aes4 bes c des
  R1^\markup { muta in B\flat }
  \key g \major
  \transposition bes
  d2 g,
}
\addQuote "clarinet" \clarinet
<<
  \new Staff \with { instrumentName = "Flute" }
    \flute
  \new Staff \with { instrumentName = "Cl (A)" }
    \clarinet
>>

[image of music]

Vedi anche

Glossario musicale: intonazione reale, strumento traspositore.

Guida alla notazione: Citare altre voci, Trasposizione.

Frammenti di codice: Altezze.


Alterazioni automatiche

Esistono diverse convenzioni sul modo di scrivere le alterazioni. LilyPond ha una funzione per specificare lo stile di gestione delle alterazioni adottato. Questa funzione viene richiamata nel modo seguente:

\new Staff <<
  \accidentalStyle voice
  { … }
>>

La gestione delle alterazioni si applica di norma all’attuale Staff (con l’eccezione degli stili choral piano e piano-cautionary, che sono spiegati dopo). Questa funzione accetta un secondo argomento opzionale che determina in quale ambito debba essere cambiato lo stile. Ad esempio, per usare lo stesso stile in tutti i righi dell’attuale StaffGroup, si usa:

\accidentalStyle StaffGroup.voice

Sono supportati i seguenti modi di gestire le alterazioni. Il seguente esempio mostra tutti gli stili:

musicA = {
  <<
    \relative {
      cis''8 fis, bes4 <a cis>8 f bis4 |
      cis2. <c, g'>4 |
    }
    \\
    \relative {
      ais'2 cis, |
      fis8 b a4 cis2 |
    }
  >>
}

musicB = {
  \clef bass
  \new Voice {
    \voiceTwo \relative {
      <fis a cis>8[ <fis a cis>
      \change Staff = up
      cis' cis
      \change Staff = down
      <fis, a> <fis a>]
      \showStaffSwitch
      \change Staff = up
      dis'4 |
      \change Staff = down
      <fis, a cis>4 gis <f a d>2 |
    }
  }
}

\new PianoStaff {
  <<
    \new Staff = "up" {
      \accidentalStyle default
      \musicA
    }
    \new Staff = "down" {
      \accidentalStyle default
      \musicB
    }
  >>
}

[image of music]

Si noti che le ultime linee di questo esempio possono essere sostituite dal seguente frammento, se si vuole usare lo stesso stile in entrambi i righi.

\new PianoStaff {
  <<
    \new Staff = "up" {
      %%% change the next line as desired:
      \accidentalStyle Score.default
      \musicA
    }
    \new Staff = "down" {
      \musicB
    }
  >>
}
default

Questo è il comportamento predefinito del compositore tipografico. Corrisponde alla pratica comunemente impiegata dal diciottesimo secolo: le alterazioni vengono ricordate fino alla fine della misura in cui si trovano, limitatamente all’ottava di appartenenza. Quindi, nell’esempio seguente non compare alcun segno di bequadro prima del b nella seconda misura o prima dell’ultimo c:

[image of music]

voice

Normalmente le alterazioni mantengono la propria validità a livello di Staff. Tuttavia in questo stile le alterazioni vengono gestite individualmente per ogni voce. Al di fuori di quest’aspetto, lo stile è analogo a default.

Di conseguenza, le alterazioni relative a una voce non vengono cancellate nelle altre voci. Un risultato spesso non desiderabile: nell’esempio seguente è difficile capire se il secondo a sia naturale o diesis. L’opzione voice deve essere quindi usata solo se ogni voce è destinata a un esecutore diverso. Se la partitura deve essere letta da un unico musicista (come nel caso della partitura del direttore, o di uno spartito per pianoforte), allora è preferibile usare modern o modern-cautionary.

[image of music]

modern

Questa regola corrisponde alla pratica comune del ventesimo secolo. Omette i segni di bequadro supplementari che in passato erano di norma anteposti al diesis che segue un doppio diesis o a un bemolle che segue un doppio bemolle. La regola modern presenta le stesse alterazioni di default, con due aggiunte che servono a evitare ambiguità: i segni di annullamento delle alterazioni temporanee sono anteposti alle note sulla stessa ottava della misura successiva e alle note in ottave diverse nella stessa misura. In questo esempio, dunque, i bequadri del b e del c nella seconda misura del rigo superiore:

[image of music]

modern-cautionary

Questa regola è simile a modern, ma le alterazioni ‘supplementari’ sono segnate come alterazioni di precauzione (con parentesi). La loro dimensione può essere cambiata attraverso la proprietà font-size di AccidentalCautionary.

[image of music]

modern-voice

Questa regola viene usata per le alterazioni su più voci destinate sia agli esecutori che suonano una singola voce sia a quelli che suonano tutte le voci. Le alterazioni sono mostrate su tutte le voci, ma sono annullate su ogni voce dello stesso rigo (Staff). Quindi, l’alterazione dell’ a nell’ultima misura viene annullata perché l’annullamento precedente si trovava in una voce diversa, mentre quella del d nel rigo inferiore viene annullata a causa dell’alterazione in un’altra voce della misura precedente:

[image of music]

modern-voice-cautionary

Questa regola è analoga a modern-voice, ma con le alterazioni supplementari (quelle non mostrate da voice) segnate come alterazioni di precauzione. Tutte le alterazioni mostrate da default sono mostrate con questa regola, ma alcune di esse sono indicate come alterazioni di precauzione.

[image of music]

piano

Questa regola riflette la pratica del ventesimo secolo per la notazione per pianoforte. Il suo comportamento è molto simile allo stile modern, ma in questo caso le alterazioni vengono annullate in tutti i righi che si trovano nello stesso GrandStaff o PianoStaff, dunque tutte gli annullamenti delle note finali.

È lo stile che si applica agli attuali GrandStaff e PianoStaff a meno che non sia qualificato con un secondo argomento.

[image of music]

piano-cautionary

È uguale a piano ma con le alterazioni supplementari mostrate come alterazioni di precauzione.

[image of music]

choral

Questa regola è una combinazione degli stili modern-voice e piano. Mostra tutte le alterazioni richieste dai cantanti che seguono solo la propria voce, e mostra anche le ulteriori alterazioni per tutti i lettori che seguono tutte le voci di un intero ChoirStaff contemporaneamente.

Questo stile di alterazioni si applica al ChoirStaff corrente a meno che non sia qualificato con un secondo argomento.

[image of music]

choral-cautionary

Questo stile è identico a choral ma con le alterazioni extra in forma di alterazioni di cortesia.

[image of music]

neo-modern

Questa regola si riferisce a una pratica tipica della musica contemporanea: le alterazioni sono mostrate come in modern, ma vengono ripetute se la stessa nota appare in seguito nella stessa misura – a meno che la seconda occorrenza non segua direttamente la prima.

[image of music]

neo-modern-cautionary

Questa regola è simile a neo-modern, ma le alterazioni ‘supplementari’ sono mostrate come alterazioni di precauzione (con parentesi). La loro dimensione può essere modificata attraverso la proprietà font-size di AccidentalCautionary.

[image of music]

neo-modern-voice

Questa regola viene usata per le alterazioni su più di una voce che devono essere lette sia da musicisti che suonano una singola voce sia da musicisti che suonano tutte le voci. Le alterazioni per ogni voce sono mostrate come nello stile neo-modern, ma vengono annullate attraverso le voci nello stesso rigo (Staff).

[image of music]

neo-modern-voice-cautionary

Questa regola è simile a neo-modern-voice, ma le alterazioni supplementari sono indicate come alterazioni di precauzione.

[image of music]

dodecaphonic

Questa regola riflette una regola introdotta dai compositori all’inizio del ventesimo secolo nel tentativo di abolire la gerarchia tra suoni naturali e non naturali. Con questo stile, ogni nota presenta un segno di alterazione, anche i suoni naturali.

[image of music]

dodecaphonic-no-repeat

Come nello stile delle alterazioni dodecafonico ogni nota ha un segno di alterazione, ma le alterazioni sono soppresse per tutte le altezze ripetute immediatamente nello stesso rigo.

[image of music]

dodecaphonic-first

In modo analogo allo stile delle alterazioni dodecafonico ogni altezza ha un segno di alterazione, ma solo la prima volta che si incontra in una misura. Le alterazioni vengono ricordate solo per l’ottava corrente ma in tutte le voci.

[image of music]

teaching

Questa regola è pensata per gli studenti: permette di generare facilmente degli spartiti di scale con le alterazioni di precauzione inserite in modo automatico. Alle alterazioni, indicate come nello stile modern, vengono aggiunte ulteriori segni di precauzione per tutti i diesis e bemolle specificati dall’armatura di chiave, fuorché nel caso di ripetizioni immediatamente successive di una stessa nota.

[image of music]

no-reset

È identico a default, ma le alterazioni mantengono la propria validità ‘per sempre’, non solo all’interno della singola misura:

[image of music]

forget

È il contrario di no-reset: le alterazioni non vengono ricordate affatto – pertanto, tutte le alterazioni si riferiscono all’armatura di chiave, indipendentemente dal materiale musicale precedente.

[image of music]

Vedi anche

Frammenti di codice: Altezze.

Guida al funzionamento interno: Accidental, Accidental_engraver, GrandStaff, PianoStaff, Staff, AccidentalSuggestion, AccidentalPlacement, accidental-suggestion-interface.

Problemi noti e avvertimenti

Le note simultanee non vengono considerate nell’individuazione automatica delle alterazioni; vengono prese come riferimento solo le note precedenti e l’armatura di chiave. Se la stessa nota occorre simultaneamente con alterazioni diverse, può essere necessario forzare le alterazioni con !?: ‘<f! fis!>’.

Nei finali alternativi, l’annullamento di precauzione dovrebbe basarsi sulla precedente misura eseguita, ma si basa sulla precedente misura stampata. Nell’esempio seguente il Do naturale della seconda volta non richiede il segno di bequadro:

[image of music]

Si può usare il seguente espediente: si definisce una funzione che imposti localmente lo stile delle alterazioni su forget:

forget = #(define-music-function (music) (ly:music?) #{
  \accidentalStyle forget
  #music
  \accidentalStyle modern
#})
{
  \accidentalStyle modern
  \time 2/4
  \repeat volta 2 {
    c'2
  }
  \alternative {
     \volta 1 { cis' }
     \volta 2 { \forget c' }
  }
}

[image of music]


Glifi di alterazione alternativi

I sistemi di notazione non occidentali e antici hanno le loro alterazioni. I glifi sono regolati dalla proprietà alterationGlyphs del contesto Staff e da tipi di contesto simili. I valori predefiniti di questa proprietà sono elencati in Gruppi di glifi di alterazione.

\layout {
  \context {
    \Staff
    alterationGlyphs = #alteration-vaticana-glyph-name-alist
  }
}

{ ces' c' cis' }

[image of music]

La proprietà può essere impostata anche su una lista associativa personalizzata che associa le alterazioni ai nomi dei glifi. Le alterazioni si specificano come frazioni in toni. I glifi sono elencati in Glifi delle alterazioni.

\layout {
  \context {
    \Staff
    alterationGlyphs =
      #'((-1/2 . "accidentals.flat.arrowdown")
         (0 . "accidentals.natural.arrowup")
         (1/2 . "accidentals.sharp.arrowup"))
  }
}

{ ces' c' cis' }

[image of music]

La proprietà padding-pairs degli oggetti KeySignature e KeyCancellation è una lista associativa che mappa coppie di glifi al padding che deve essere aggiunto tra questi glifi nelle armature di chiave.

\layout {
  \context {
    \Staff
    alterationGlyphs =
      #'((-1/2 . "accidentals.flat.arrowdown")
         (0 . "accidentals.natural.arrowup")
         (1/2 . "accidentals.sharp.arrowup"))
    \override KeySignature.padding-pairs =
      #'((("accidentals.sharp.arrowup" . "accidentals.sharp.arrowup")
            . 0.25)
         (("accidentals.flat.arrowdown" . "accidentals.flat.arrowdown")
            . 0.3))
    \override KeyCancellation.padding-pairs =
      #'((("accidentals.natural.arrowup" . "accidentals.natural.arrowup")
            . 0.7))
  }
}

{
  \key cis \major
  ces' c'
  \key ces \major
  cis'
}

[image of music]

Vedi anche

Guida alla notazione: Gruppi di glifi di alterazione, Glifi delle alterazioni.

Guida al funzionamento interno: accidental-switch-interface, Alteration_glyph_engraver, key-signature-interface.


Ambitus

Il termine ambitus (pl. ambitus) indica l’ambito di altezze di una determinata voce all’interno di una composizione musicale. Può indicare anche l’estensione di uno strumento musicale, ovvero l’intera gamma di suoni che può produrre. L’ambitus viene usato nelle parti vocali in modo che gli esecutori possano capire facilmente se siano adeguate alle loro possibilità.

L’ambitus viene indicato all’inizio del brano, prima della chiave iniziale. L’intervallo è individuato graficamente da due teste di nota che rappresentano l’altezza più bassa e più alta. Le alterazioni sono mostrate solo se non fanno parte dell’armatura di chiave.

\layout {
  \context {
    \Voice
    \consists Ambitus_engraver
  }
}

\relative {
  aes' c e2
  cis,1
}

[image of music]

Frammenti di codice selezionati

Un ambitus per voce

L’ambitus può essere specificato per voce. In tal caso occorre spostarlo manualmente per evitare collisioni.

\new Staff <<
  \new Voice \with {
    \consists "Ambitus_engraver"
  } \relative c'' {
    \override Ambitus.X-offset = #2.0
    \voiceOne
    c4 a d e
    f1
  }
  \new Voice \with {
    \consists "Ambitus_engraver"
  } \relative c' {
    \voiceTwo
    es4 f g as
    b1
  }
>>

[image of music]

Ambitus su più voci

Se si aggiunge l’incisore Ambitus_engraver al contesto Staff viene creato un solo ambitus per il rigo, anche nel caso di righi che hanno più voci.

\new Staff \with {
  \consists "Ambitus_engraver"
  }
<<
  \new Voice \relative c'' {
    \voiceOne
    c4 a d e
    f1
  }
  \new Voice \relative c' {
    \voiceTwo
    es4 f g as
    b1
  }
>>

[image of music]

Modifica dell’intervallo dell’ambitus

È possibile cambiare le impostazioni predefinite dell’intervallo tra le teste di nota dell’ambitus e la linea che le collega.

\layout {
  \context {
    \Voice
    \consists "Ambitus_engraver"
  }
}

\new Staff {
  \time 2/4
  % Default setting
  c'4 g''
}

\new Staff {
  \time 2/4
  \override AmbitusLine.gap = #0
  c'4 g''
}

\new Staff {
  \time 2/4
  \override AmbitusLine.gap = #1
  c'4 g''
}

\new Staff {
  \time 2/4
  \override AmbitusLine.gap = #1.5
  c'4 g''
}

[image of music]

Ambitus dopo armatura di chiave

Per impostazione predefinita, gli ambitus sono posizionati a sinistra della chiave. La funzione \ambitusAfter permette di cambiare questo posizionamento. La sintassi è \ambitusAfter grob-interface (vedi Graphical Object Interfaces per un elenco dei possibili valori per grob-interface.)

Un caso d’uso comune è il posizionamento dell’ambitus tra l’armatura di chiave e l’indicazione di tempo.

\new Staff \with {
  \consists Ambitus_engraver
} \relative {
  \ambitusAfter key-signature
  \key d \major
  es'8 g bes cis d2
}

[image of music]

Vedi anche

Glossario musicale: ambitus.

Frammenti di codice: Altezze.

Guida al funzionamento interno: Ambitus_engraver, Voice, Staff, Ambitus, AmbitusAccidental, AmbitusLine, AmbitusNoteHead, ambitus-interface.

Problemi noti e avvertimenti

Le collisioni non vengono gestite in presenza di un ambitus multiplo su più di una voce.


LilyPond — Guida alla Notazione v2.24.4 (ramo stabile).