4.6.2 Modificare la spaziatura
L’output di annotate-spacing
svela le dimensioni verticali molto
dettagliatamente. Maggiori informazioni su come modificare i margini e
altre variabili di formattazione si trovano in Formattazione della pagina.
Oltre ai margini, ci sono altre opzioni utili per salvare spazio:
- Forzare i sistemi perché si avvicinino il più possibile (per far
entrare più sistemi possibile in una pagina) mentre sono spaziati in
modo da non lasciare spazio bianco in fondo alla pagina.
\paper { system-system-spacing = #'((basic-distance . 0.1) (padding . 0)) ragged-last-bottom = ##f ragged-bottom = ##f }
- Forzare il numero dei sistemi. Ciò può essere utile in due modi. Il
semplice impostare un valore, persino lo stesso valore del numero di
sistemi disposti senza modificare la variabile, può far sì che più
sistemi riescano a entrare in ogni pagina, perché viene saltato il
passaggio di valutazione, dando un valore più adatto per ogni pagina.
Inoltre, forzare davvero una riduzione nel numero di sistemi può far
risparmiare un’ulteriore pagina. Per esempio, se la formattazione
predefinita ha 11 sistemi, la seguente impostazione forzerà la
formattazione con 10 sistemi.
\paper { system-count = #10 }
- Forzare il numero delle pagine. Per esempio, la seguente impostazione
forzerà la formattazione in due pagine.
\paper { page-count = #2 }
- Evitare (o ridurre) gli oggetti che aumentano la dimensione verticale di
un sistema. Per esempio, le parentesi delle volte per i finali alternativi
richiedono ulteriore spazio. Se questi finali si estendono per due sistemi,
occupano più spazio che se fossero sullo stesso sistema. Altro esempio: le
dinamiche che “spuntano fuori” da un sistema possono essere avvicinate al
rigo:
\relative e' { e4 c g\f c e4 c g-\tweak X-offset #-2.7 \f c }
- Modificare la spaziatura orizzontale tramite
SpacingSpanner
. Maggiori informazioni in Modifica della spaziatura orizzontale. L’esempio seguente mostra la spaziatura predefinita:\score { \relative { g'4 e e2 | f4 d d2 | c4 d e f | g4 g g2 | g4 e e2 | } }
L’esempio successivo modifica
common-shortest-duration
da un valore di1/4
a uno di1/2
. La nota di un quarto è la durata più comune e più breve in questo esempio, dunque rendendola più lunga si verifica un effetto “compressione”:\score { \relative { g'4 e e2 | f4 d d2 | c4 d e f | g4 g g2 | g4 e e2 | } \layout { \context { \Score \override SpacingSpanner.common-shortest-duration = \musicLength 2 } } }
La proprietà
common-shortest-duration
non può essere modificata in modo dinamico, quindi deve essere sempre posta in un blocco\context
così che sia applicata all’intera partitura.
Vedi anche
Guida alla notazione: Formattazione della pagina, Modifica della spaziatura orizzontale.
Frammenti: Spacing.